Qualsiasi attività sportiva, sia essa amatoriale o agonistica, deve essere effettuata nel pieno rispetto della salute dell’animale.
Nella maggior parte dei casi, con un cane giovane e senza problemi di salute, un’attività leggera e occasionale non espone a rischi particolari. Diverso invece il caso di attività agonistica o comunque intensa, dove diventa essenziale valutare preventivamente la salute del cane e la sua idoneità a svolgere sforzi particolari. Per questo, prima ancora di iniziare un qualsiasi programma di allenamento, è importante effettuare visite di controllo per l’abilitazione all’attività sportiva.
Normalmente, la prima valutazione del cane avviene tra i 9 e i 12 mesi, una volta raggiunto un quasi totale sviluppo corporeo, con visita generale e visita ortopedica, con eventuali esami radiografici.
Vengono analizzati attentamente il peso, la condizione muscolare, la conformazione, gli angoli articolari e tutte le caratteristiche che possono rendere più o meno facile l’approccio al lavoro fisico.
Segue poi la visita cardiologica, con esame ecografico ed elettrocardiografico; le analisi di base, con emogramma e profilo biochimico.
Questo permetterà, ovviamente, di escludere i soggetti che presentino patologie incompatibili con l’attività fisica, ma sarà anche di basilare importanza per ridurre gli infortuni e per orientare correttamente ciascun individuo allo sport più adatto.
Le rilevazioni effettuate durante lo screening di ingresso saranno anche il fondamento per gli esami futuri: man mano che procede l’allenamento e l’attività agonistica si dovranno valutare di volta in volta i vari parametri per verificare gli effettivi progressi del cane, ed eventualmente, i possibili problemi che possano subentrare.