Levriero

Al mondo, di tipi di Levriero ne esistono di numerosissime varietà: afgano, italiano, irlandese, inglese, persiano… scopri una delle razze di cani più antiche al mondo.

La razza

Esistendone un grande numero di varietà è difficile fornire delle informazioni indicative su peso e altezza di questi cani. Il Levriero è perlopiù di taglia media o grande, la cui altezza media in linea generale, per i maschi si aggira tra i 68 e i 74 cm, mentre per le femmine si va dai 63 ai 69 cm: si tratta di una media tra le diverse varietà, dal momento che ne esistono sottorazze più piccole, come il levriero italiano (32-38 cm) fino al levriero irlandese, conosciuto anche come Irish Wolfhound (oltre gli 80 cm).
Con il termine ‘levriero’ si fa riferimento a una razza molto popolata di varietà differenti; tuttavia, oltre talvolta alle dimensioni, la differenza sostanziale tra queste sottorazze risiede nella natura e nella lunghezza del pelo ed è pertanto riconducibile a tre sottocategorie: levrieri a pelo corto, levrieri a pelo duro e levrieri a pelo lungo o frangiato.
In linea generale, pur mostrando alcune differenze tra le singole razze, è piuttosto facile distinguere un levriero dalle altre razze canine. Complessivamente infatti presentano una testa piuttosto piccola se rapportata al resto del corpo, e allungata e sottile; il fisico è molto snello e slanciato, atletico e muscoloso, fatto per favorirne la corsa.
La vista è eccellente, retaggio dell’originale uso come cani da caccia: caratteristica assai peculiare infatti di questa razza è che quando cacciano cercano la preda a vista, e in misura minore con l’udito, differenziandosi dalla moltitudine di altre razze che invece seguono le piste con l’olfatto (i segugi) o cercano l’odore della preda e ne indicano la presenza con la classica posizione di punta (i cosiddetti cani da ferma).
Storicamente, il levriero è una razza di cani nobile e molto antica, fedele compagna di vita dell’essere umano sin dall’antichità. Sin dalle origini, il cane veniva impiegato durante la caccia come inseguitore di prede, che raggiungeva spesso con successo grazie alla propria innata velocità e che uccideva mentre sopraggiungevano i cacciatori. La stessa nomenclatura ‘levriero’ deriva direttamente dal sostantivo latino ‘leporarius’, ovvero ‘cane adatto a cacciare le lepri’.
Secondo alcune fonti, i primi esemplari di questa razza risalgono addirittura ai tempi degli Antichi Egizi.
Da questi primordiali esemplari impiegati esclusivamente nella caccia, l’uso della del levriero si espanse, dando origine a gruppi di levrieri mediorientali e nordafricani. Queste successive diffusioni portarono i levrieri ad una evoluzione delle caratteristiche fisiche che permettessero loro di adattarsi al meglio ai diversi climi (come dimostrato dalla differente lunghezza del pelo) e alle differenti prede (come nel caso dei levrieri più grandi, come il Borzoi russo o il levriero irlandese, impiegati nella caccia al lupo).

Il carattere

Al giorno d’oggi, nell’immaginario collettivo il levriero viene spesso associato alla corsa di cani, proprio perché si va a sfruttare questa loro innata velocità; tuttavia questa è una pratica che in Italia, almeno in questo momento, è illegale.
Tuttavia il levriero è si rivela come un elegante cane da compagnia, dal carattere nobile, tranquillo e riservato, talvolta addirittura indifferente con gli estranei. Pur avendo l’intelligenza, la pulizia e l’indipendenza come tratti comuni tra le differenti varietà, queste ultime possono presentare comportamenti e caratteri differenti; ad esempio il levriero africano o persiano tendono ad analizzare costantemente se il proprio padrone è in grado di meritare la loro fiducia, mentre quello italiano si affeziona molto facilmente al proprio padrone. E anche se dal carattere riservato, amano in maniera appassionata la propria famiglia in modo dolce e amorevole, e si adattano facilmente, soprattutto se adeguatamente inseriti già da cuccioli. Sono noti per il loro forte legame con il proprietario.
Possono essere sensibili e intuitivi, il che li rende facili da addestrare, ma richiedono una guida gentile poiché a volte possono diventare nervosi o eccitabili.
Complessivamente sono anche dolcissimi e pazienti con i bambini, tranne la razza Azawakh, che non risponde perfettamente ai requisiti di ‘del tutto domestico’ a causa del suo carattere un po’ particolare.
Sono quindi cani che, sebbene tranquilli e talvolta un po’ schivi, tendono a soffrire la solitudine, perciò non proprio adatti a chi trascorre molte ore fuori casa per lavoro. Sebbene alcune varietà sono più pigre di altre, tendenzialmente ama tantissimo giocare e muoversi per scaricare la sua grande energia.

Sport & attività

Essendo sin dall’antichità cani destinati ad essere vere e proprie armi da caccia, manifestano la vera e propria necessità di correre in ampi spazi. Per questo, oltre a consigliare l’adozione di esemplari di questa razza solo laddove ci sia la possibilità di farlo vivere in spazi all’aperto, si raccomanda assolutamente almeno un’ora di corsa per soddisfare questo suo innato bisogno. I levrieri amano correre, non a caso, all’interno di questa razza, possiamo trovare gli esemplari di animale domestico più veloce al mondo, con casi che arrivano a sfiorare anche i 70 km/h.
L’attività dunque che prevalentemente viene consigliata nel caso in cui abbiate adottato un levriero è senza ombra di dubbio il Coursing. Come anticipato poc’anzi, le corse tra cani sono illegali nel nostro Paese, pertanto si è deciso di creare uno sport dedicato che soddisfacesse il bisogno di correre di queste creature e al contempo non fosse dannoso per la loro salute.

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