Alimentazione e salute del cane sportivo
Introduzione
Una attrezzatura sportiva professionale non basta!
L’approccio all’attività sportiva nel cane è utilissimo per varie ragioni, naturalmente per mantenere la forma fisica, aumentare il benessere generale dell’individuo (apparato cardiovascolare, sistema respiratorio, struttura scheletrica), prevenire gli infortuni e velocizzare gli eventuali tempi di recupero post-infortunio, aumentare la coordinazione.
Non da ultimo, migliora il rapporto uomo-animale, impegna mentalmente il cane e favorisce il suo equilibrio.
Ma, come ogni cosa condotta in maniera professionale, l’introduzione del proprio cane a una qualsiasi attività sportiva richiede un’analisi attenta, che tenga conto delle attitudini dell’animale, del suo stato di salute, da verificare prima e durante la pratica sportiva, e una corretta alimentazione, “carburante” indispensabile per percorrere la strada intrapresa.
Se state leggendo questo articolo avrete sicuramente trovato, in Macchiascura, il fornitore ideale dell’attrezzatura sportiva che stavate cercando, ma questo non basta!
Analizziamo assieme che tipo di alimentazione è più adatta, in funzione dello sport scelto, e come verificare lo stato di salute del nostro amico, prima di iniziare qualsiasi attività sportiva e, successivamente, durante essa, in modo da tutelarne al massimo il corretto stato dii salute.
Quale sport scegliere per il proprio cane
Anche per il cane sono nati, come per gli umani, moltissimi sport differenti, vere e proprie discipline, tra le più disparate (canicross, agility, discdog …).
Se si decide di intraprendere una di queste attività assieme al nostro beniamino, dobbiamo innanzitutto tenere conto delle caratteristiche fisiche e dell’indole dell’animale: va ricordato che, a causa della selezione, alcune razze sono meno idonee rispetto ad altre all’allenamento, ad esempio i brachicefali (Bulldog, Carlino…) hanno una struttura particolare delle vie aeree superiori che rende loro difficoltoso lo sforzo. In taluni cani si ha una predisposizione particolare per una disciplina piuttosto che un’altra: ad esempio un levriero è ovviamente adatto alla corsa veloce su brevi distanze, grazie alle lunghe zampe e all’aspetto “aerodinamico”, il Border Collie si dedicherà con maggior successo all’agility, ad esempio, per la compattezza e l’agilità che lo favoriscono durante i cambi di direzione in corsa. Non scordiamo anche l’indole dell’individuo: ci sono animali più inclini ad eseguire le istruzioni impartite e che traggono piacere durante le attività in compagnia del proprietario, e altri che prediligono una vita più tranquilla e sedentaria.
Ovviamente i benefici dello sport sono indubbi sia per il cane che per l’uomo, dal punto di vista fisico, naturalmente, e anche per lo sviluppo sociale e relazionale, e per l’instaurarsi di un perfetto rapporto “di coppia” tra animale e umano.
Occorre però essere molto attenti e, una volta scelta la disciplina e scelto il nostro compagno di lavoro, dovremo verificare che quest’ultimo sia idoneo all’attività sportiva. Il cucciolo non va iniziato all’allenamento vero e proprio prima dei 14-20 mesi, anche se andrà comunque invitato al gioco e all’attività fisica anche prima, se vogliamo poi gareggiare con lui. Il ruolo del veterinario per il cane sportivo è centrale: per intraprendere un’attività sportiva l’animale deve essere sano, e questo deve essere verificato da un veterinario, seguendo uno specifico programma.
Indipendentemente dalla disciplina praticata, gli animali sportivi vengono poi in contatto con altri soggetti, per tale motivo devono sempre essere regolarmente vaccinati e le profilassi antiparassitarie vanno seguite con scrupolo, per evitare danneggiamenti alla salute del nostro beniamino.
Anche durante gli allenamenti dobbiamo considerare di star preparando un atleta, ed eviteremo, come è naturale, di sottoporre l’animale a delle sessioni durante le ore più calde, in primavera ed estate. Quando cominciamo l’attività dobbiamo sempre effettuare il riscaldamento, con una passeggiata veloce e poi una breve corsa a passo moderato, per permettere ai muscoli di raggiungere la giusta temperatura e favorire l’ossigenazione dei tessuti. Importante è anche la fase di stretching, che inizia con dei massaggi su tutto il corpo del cane e prosegue con degli allungamenti e dei piegamenti delle varie articolazioni. Possiamo proseguire poi con l’allenamento vero e proprio, che sarà diverso in base allo sport praticato, avremo corse in salita, allunghi, sprint, in fasi e modalità differenti a seconda dell’esigenza. Non dimentichiamo gli esercizi di propriocezione, durante i quali l’animale prende consapevolezza del proprio corpo nello spazio e migliora il suo equilibrio, per trovarsi pronto durante le gare a condizioni esterne via via differenti. Al termine del lavoro è necessaria una fase di defaticamento durante la quale la frequenza cardiaca viene riportata in maniera graduale alla normalità e l’apparato muscolo-scheletrico ha la possibilità di rilassarsi.
Saltare o trascurare alcune fasi rende il lavoro meno efficace e soprattutto può predisporre a traumi e problemi articolari (soprattutto non effettuando il riscaldamento e lo stretching).
Appare dunque chiaro che il compito non è semplice, ma facendosi aiutare dai giusti professionisti, tutti, proprietari e cani, potranno diventare dei campioni!
Alimentazione e salute del cane sportivo
Anche per il cane sono nati, come per gli umani, moltissimi sport differenti, vere e proprie discipline, tra le più disparate (canicross, agility, discdog …).
Se si decide di intraprendere una di queste attività assieme al nostro beniamino, dobbiamo innanzitutto tenere conto delle caratteristiche fisiche e dell’indole dell’animale: va ricordato che, a causa della selezione, alcune razze sono meno idonee rispetto ad altre all’allenamento, ad esempio i brachicefali (Bulldog, Carlino…) hanno una struttura particolare delle vie aeree superiori che rende loro difficoltoso lo sforzo. In taluni cani si ha una predisposizione particolare per una disciplina piuttosto che un’altra: ad esempio un levriero è ovviamente adatto alla corsa veloce su brevi distanze, grazie alle lunghe zampe e all’aspetto “aerodinamico”, il Border Collie si dedicherà con maggior successo all’agility, ad esempio, per la compattezza e l’agilità che lo favoriscono durante i cambi di direzione in corsa.
Non scordiamo anche l’indole dell’individuo: ci sono animali più inclini ad eseguire le istruzioni impartite e che traggono piacere durante le attività in compagnia del proprietario, e altri che prediligono una vita più tranquilla e sedentaria.
Ovviamente i benefici dello sport sono indubbi sia per il cane che per l’uomo, dal punto di vista fisico, naturalmente, e anche per lo sviluppo sociale e relazionale, e per l’instaurarsi di un perfetto rapporto “di coppia” tra animale e umano.
Occorre però essere molto attenti e, una volta scelta la disciplina e scelto il nostro compagno di lavoro, dovremo verificare che quest’ultimo sia idoneo all’attività sportiva. Il cucciolo non va iniziato all’allenamento vero e proprio prima dei 14-20 mesi, anche se andrà comunque invitato al gioco e all’attività fisica anche prima, se vogliamo poi gareggiare con lui. Il ruolo del veterinario per il cane sportivo è centrale: per intraprendere un’attività sportiva l’animale deve essere sano, e questo deve essere verificato da un veterinario, seguendo uno specifico programma.
Alimentazione e salute del cane sedentario
Non tutti i cani sono votati allo sport o alla caccia, alcuni sono amanti di una vita più tranquilla e del divano! A volte questo nasce da un’esigenza del proprietario, che magari non ha un giardino o non ha molto tempo per portare fuori il proprio amico. In altre occasioni un animale rimane più spesso al chiuso per ragioni di salute (età avanzata ad esempio) o per qualche problema particolare che possa limitare l’accesso all’esterno (interventi chirurgici).
Qualunque sia il motivo per il quale il cane abbia una vita “sedentaria”, va posto particolare interesse riguardo alla sua alimentazione, perché come succede per noi umani il muoversi poco e il mangiare molto sono due problematiche connesse a chi rimane per lunghi periodi indoor.
Il sovrappeso e l’obesità non sono ovviamente solo difetti estetici, ma predispongono a malattie anche insidiose, come il diabete, danni articolari e varie patologie d’organo.
Quali sono i fabbisogni nutrizionali dei nostri compagni più casalinghi? Essenzialmente gli stessi degli altri cani, ma muovendosi meno consumano meno energie, e dunque devono introdurre meno cibo. E’ fondamentale ridurre le dosi di alimento ingerito per evitare che i nutrienti in eccesso vengano accumulati sotto forma di grasso.
Possiamo dunque semplicemente “tagliare” le dosi, magari facendoci aiutare in questo dal medico veterinario, che ci darà delle giuste quantità in base alle abitudini del cane, oppure si possono scegliere alimenti specifici per animali in sovrappeso. Questi prodotti, di solito, sono ricchi in fibra, per favorire il transito intestinale, che più è rapido e meno le sostanze vengono assorbite dall’organismo. Inoltre sono utili per non ridurre troppo le quantità di cibo giornaliere, infatti a parità di volume contengono meno calorie e meno grassi di un cibo normale. Un mangime di ottima qualità per animali in sovrappeso o indoor spesso è anche arricchito con integratori che proteggono le articolazioni, più delicate nei soggetti più pesanti. Le crocchette per tali esigenze devono anche contenere livelli elevati di proteina grezza, infatti carboidrati e grassi vengono immagazzinati dall’organismo, come dicevamo, mentre le proteine, se in eccesso, sono eliminate tramite le urine. Il corpo le utilizza solo se mancano gli altri due nutrienti. Per contro avremo, in questi cibi, una bassa percentuale di grasso e, in quelli di alta qualità, un’attenzione alla scelta dei carboidrati, che deriveranno da cereali scelti attentamente per evitare l’innalzamento repentino dell’indice glicemico e insulinico.
Ricordiamo di non lasciare mai a disposizione il cibo, ma di pesarlo e somministrarlo solo due volte al giorno e non esagerare con snack e premi fuori pasto: sono molto calorici e possono inficiare notevolmente l’efficacia del nostro regime dietetico.
La medicina sportiva per il cane in attività
Il primo passo per intraprendere la carriera agonistica è sicuramente la salute dell’animale: per questo, prima ancora di iniziare un qualsiasi programma di allenamento, è necessario effettuare visite di controllo per l’abilitazione all’attività sportiva.
In percorsi appositamente studiati per verificare l’attitudine del cane all’attività sportiva, sia essa amatoriale o agonistica, il cane viene attentamente valutato. Il momento ideale è tra i 9 e i 12 mesi, una volta raggiunto un quasi totale sviluppo corporeo, con visita generale e visita ortopedica, con eventuali esami radiografici.
Vengono analizzati attentamente il peso, la condizione muscolare, la conformazione, gli angoli articolari e tutte le caratteristiche che possono rendere più o meno facile l’approccio al lavoro fisico.
Segue di regola la visita cardiologica, con esame ecografico ed elettrocardiografico; le analisi di base, con emogramma e profilo biochimico.
Questo permette di escludere i soggetti che presentino patologie incompatibili con l’attività fisica, ma è anche di basilare importanza per ridurre gli infortuni e per orientare correttamente ciascun individuo allo sport più adatto.
Le rilevazioni effettuate durante lo screening di ingresso costituiscono il fondamento per gli esami futuri: man mano che procede l’allenamento e l’attività agonistica si dovranno valutare di volta in volta i vari parametri per verificare gli effettivi progressi del cane ed eventuali possibili problemi.
Il team di Maurizio Menghinella ha elaborato, all’interno del progetto NUTRI-MED, un programma di allenamento sportivo sotto controllo veterinario. Vista la pagina del progetto.