Il Coursing consiste in una ‘caccia’ simulata, in cui viene realizzato un fantoccio dalle sembianze simili a quella di una possibile preda, come ad esempio una lepre o un coniglio, che viene legato ad un filo e trascinato lungo il percorso di gara, che in genere va dai 100 ai 400 metri e che spesso si presenta su differenti tipologie di terreni, al fine di ottenere una situazione ancora più realistica per il cane e allenarne la resistenza.
I cani si sfidano a due a due, e alla fine della gara non verrà giudicato vincitore semplicemente chi sorpassava gli altri o arrivava primo: adottando questi parametri si capisce che non si tratta di una situazione così dissimile dalla gara da cui questa disciplina vuole prendere le distanze. Mentre tali parametri vennero adottati in un primo momento all’interno di questa disciplina sportiva, il Coursing moderno adotta un tipo di valutazione che si basa su variabili attitudinali del cane, ovvero come gestisce la situazione di caccia, effettuata in campo aperto. I parametri in questo caso non sarà esclusivamente quello della velocità, che cambia leggermente, ma si ampia fino ad arrivare a 5 aspetti:
– Velocità – innanzitutto questo parametro non tiene più in considerazione la velocità dell’animale come valore assoluto, ma relativo al cane contro cui si gareggia;
– Intelligenza – valutando la capacità di analizzare le migliori traiettorie per catturare la preda fittizia;
– Agilità e destrezza – misurate grazie ai continui cambi di direzioni e al superamento di ostacoli posti nella situazione di caccia in campo aperto;
– Resistenza – dovuta alle differenti tipologie di terreni in cui prende luogo la situazione di ‘caccia’ simulata;
– Ardore – l’impeto con cui il cane posa lo sguardo sulla preda, come la pressa e infine il raggiungimento di quest’ultima.
A differenza delle semplici corse, il Coursing è un’attività completa che non soddisfa semplicemente il bisogno di correre del cane, che potrebbe sfogare il proprio istinto ogni qualvolta ne avrebbe l’occasione in uno spazio aperto, ma completa l’attività fisica andando non solo ad allenare lo sprint del cane, ma anche la resistenza e l’agilità; inoltre, stimola mentalmente la capacità mentale di concentrazione e ragionamento dell’animale, oltre che renderlo felice dal momento che soddisfa i suoi più primordiali istinti.
I cani si sfidano a due a due, e alla fine della gara non verrà giudicato vincitore semplicemente chi sorpassava gli altri o arrivava primo: adottando questi parametri si capisce che non si tratta di una situazione così dissimile dalla gara da cui questa disciplina vuole prendere le distanze. Mentre tali parametri vennero adottati in un primo momento all’interno di questa disciplina sportiva, il Coursing moderno adotta un tipo di valutazione che si basa su variabili attitudinali del cane, ovvero come gestisce la situazione di caccia, effettuata in campo aperto. I parametri in questo caso non sarà esclusivamente quello della velocità, che cambia leggermente, ma si ampia fino ad arrivare a 5 aspetti:
– Velocità – innanzitutto questo parametro non tiene più in considerazione la velocità dell’animale come valore assoluto, ma relativo al cane contro cui si gareggia;
– Intelligenza – valutando la capacità di analizzare le migliori traiettorie per catturare la preda fittizia;
– Agilità e destrezza – misurate grazie ai continui cambi di direzioni e al superamento di ostacoli posti nella situazione di caccia in campo aperto;
– Resistenza – dovuta alle differenti tipologie di terreni in cui prende luogo la situazione di ‘caccia’ simulata;
– Ardore – l’impeto con cui il cane posa lo sguardo sulla preda, come la pressa e infine il raggiungimento di quest’ultima.
A differenza delle semplici corse, il Coursing è un’attività completa che non soddisfa semplicemente il bisogno di correre del cane, che potrebbe sfogare il proprio istinto ogni qualvolta ne avrebbe l’occasione in uno spazio aperto, ma completa l’attività fisica andando non solo ad allenare lo sprint del cane, ma anche la resistenza e l’agilità; inoltre, stimola mentalmente la capacità mentale di concentrazione e ragionamento dell’animale, oltre che renderlo felice dal momento che soddisfa i suoi più primordiali istinti.